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CIAO! Questo è il mio spazio Sono Erika. Argentina. Psicologa. Faccio e amo l' Arte....
"Progetto Arte-Terapia"
di Erika Sudarovich
Laureata in Psicologia. Università Nazionale di Rosario (Argentina)
Il mio progetto di un 'arte-terapia, viene dal "fare arte".
La passione per questo mi ha dato la possibilità di esprimere me stessa attraverso le forme.
Io ritengo che il "fare arte" sia anche una forma di "scrittura","espressione","organizzazione", qualcosa di intimo e che difficoltosamente si può esprimere con parole.
Attraverso il “fare arte”si può mostrare gli aspetti più innocenti o più sinistri e oscuri del nostro essere.
"Creare" di per sé, separato da un "utilità", diventa un atto di creazione sempre unico e singolare. Attualmente, per me, Erika, dopo aver vissuto una esperienza di analisi propria, e anche come psicologa, posso dire che "creare" è di per sé liberatorio e terapeutico.
L'obiettivo di Arte-terapia è di usare il"gesto creativo" come strumento per sciogliere le paure, le resistenze, le inibizioni e i malesseri psicologici.
Senza cercare una cura , trovo nell'arte uno strumento complementare ad altre tecniche psicologiche collaboratrici della salute mentale che è sempre collegata alla salute corpo. Concepisco l'arte come un atto sublimatorio in cui il soggetto può essere "trovato" ,” perso "," generato "," rovesciato” "provato" e "lasciato", può "imitare" e "trasformare", "rompere" e "riparare",” fare" e "disfare", "costruire" e "farsi costruire".
E 'un modo di sostituzione, in un atto simbolico profondamente piacevole e riparatore, di atti pulsionali, compulsivi e ripetitivi che sono letali ai singoli individui.
Inoltre, in situazioni di crediti inesigibili come malinconia, sensazione di fallimento, di abbandono, tristezza, rabbia, solitudine, sofferenza, sensazione di impotenza, incomprensione,dolore, malattia, esperienza traumatica, ecc., è un influente metodo di riparazione.
L'arte-terapia utilizza i mezzi artistici per "parlare"con il malessere. Quando le associazioni si fermano e l'angoscia eccessiva impedisce lo sviluppo delle parole, l'arte-terapia del paziente in sessione, rende possibile un "dire” del paziente riguardo alle sue fantasie e nel suo rapporto di transfert con il terapeuta.
Sia l'espressione plastica ( pittura,scultura,disegno) , così come la scrittura, facilitano che si sciolgano le difficoltà di tradurre in parole la crisi stessa.
L'arte-terapia sostituisce la sofferenza della patologia, la"dimostrazione", o le azioni compulsive inerenti ad essa, dando luogo alla parola e quindi al percorso di un trattamento analitico associativo, promuovendo così la guarigione.
Questa forza “guaritrice” insita nell'arte-terapia è l'asse fondamentale che mi porta a sviluppare questo progetto .
Essa è malleabile ed ha valenza anche in altre aree di pratica clinica, e con alcune modifiche è applicabile, in spazi di attività al di fuori dell'ambito clinico stesso ( Es. in spazi lavorativi), a seconda del tipo di intervento necessario.
La proposta è sostanzialmente ( salvo poi specificando a seconda della sua attuazione ):
1 - Spazio adibito per la modellazione ( per devastare o aggregare ), in argilla, che per la sua malleabilità plastica ben si addice a questo tipo di terapia.
Tuttavia è possibile lavorare anche con materiali duri (ad esempio, legno, pietra o ferro), consentendo in tal modo la devastazione e/o la costruzione di forme e fantasie.
Altre opportunità di lavoro possono variare dalla forma scritta, al disegno o alla pittura (su carta, su tela o su altre superfici).
2 – Poi partendo dall'oggetto costruito o devastato , propongo ai soggetti di parlare, descrivere, associare, mettere in parole, in forma scritta o grafica individualmente o in gruppo le loro impressioni e i loro pensieri derivati dalla creazione fatta.
Mettendo da parte qualsiasi tipo di forzatura o di pressioni esterne, permettendo così di sviluppare i problemi che ostacolano, o mettono in guardia o paralizzano (espressi in sintomi o angoscia), e che spesso tendono a diventare tanto naturali nel comportamento quotidiano che è difficile sradicarli.
L'idea è che queste difficoltà possano apparire come un enigma costitutivo di domande e interrogativi, e ciò promuove a capire l'apertura al cambiamento e le modificazioni negli stati di disagio.
Il fatto che circolino diversi significati e domande,fa che si abbandonino circoli viziosi che impoveriscono e limitano la produzione e il lavoro individuale. Questo consentirebbe il massimo sviluppo potenziale delle risorse individuali.
3 - Considero importante registrare tramite fotografie o per iscritto ciò che è stato creato. Questo accompagna l'ingresso del atto creativo stesso, con le parole che derivano da lui.
Registrare apre la possibilità di distacco o di conservazione dall'oggetto creato, e ciò si costituisce come un strumento di lavoro interno alla dimensione psichica individuale.
Questo progetto di Arte-Terapia ,da la possibilità di uno spazio di espressione artistica per bambini e adulti. L'asse di questo lavoro è di incoraggiare all'individualità, ai sani rapporti interpersonali, all'immaginazione e alla creatività.
In generale, il progetto è soggetto a modifiche a seconda della zona di attuazione, a seconda del tipo di partecipanti e dei potenziali di spazio e tempo.
Questo è il mio progetto di "Arte-Terapia" .
Erika Sudarovich
Psicologa e artista plastica.
Sono sculture affascinanti, con messaggi misteriosi nascosti tra le loro curve. "Piano di volo" richiama le divinità sumeriche che hanno dato origine ai miti pur nella loro incredibile reale esistenza. "Mujer sognando" mi richiama la saggezza che davanti all'impotenza concede al saggio di abbandonarsi restando in attesa di nuovi eventi. Ognuna di queste sculture esprime movimenti emozionali che lasciano intravedere nell'artista un anima nobile e antica sia pur in un giovane corpo. Sei bravissima Erika.
RispondiEliminaGrazie Pino!!,bellissima e saggia opinione...
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